Nuove famiglie nuove esigenze. La seconda pubblicazione sulla realtà demografica in Europa è in realtà un viaggio nel tempo per vedere come sono cambiate le famiglie nel Vecchio Continente negli ultimi 30 anni. Oltre a sfatare qualche mito – il tasso di natalità è positivamente correlato a quello dell’occupazione femminile – fornisce anche delle valutazioni qualitative sulle politiche a sostegno del nucleo famigliare: il tasso di fertilità è positivamente e fortemente correlato alla presenza di infrastrutture adeguate (come gli asili nido), meno ai bonus in denaro. Questo il sito dove trovare il documento
Se per esempio nel lontano ’73 la stragrande maggioranza degli italiani in età da matrimonio saliva all’altare (91% ) nel 200 questa percentuale si è quasi dimezzata (53%); e se ancora nel ’90 l’età media per convolare a nozze era intorno ai 25 anni (25, 6 per le donne e 28,6 per gli uomini) nel giro di un decennio si è posticipata la fatidica data verso i 30 (rispettivamente 2,4 e 30,4). Aumentano quindi le convivenze senza matrimonio e anche i figli nati fuori dal matrimonio sono ormai un terzo del totale (media europea ). Le donne hanno acquisito più autonomia nel gestire la propria vita famigliare ma anche quella lavorativa (il gap di genere nel mondo del lavoro a livello europeo è sceso dal 32% del ’90 al 16% del 2005; in Italia dal 49 al 28%).
Dopo la ricostruzione storica viene anche fornita una recensione qualitativa delle politiche di sostegno alla famiglia, dove si illustra che infrastrutture più efficienti e maggiori riduzioni fiscali sono le due priorità condivise dalla maggior parte delle famiglie europee.