Napoli e Palermo sono i comuni più giovani – gli under-3 anni superano il 4%, contro una media nazionale del 3,5% – ma sono anche quelli che spendono complessivamente meno per gli asili nido e hanno i costi di gestione più alti (12 mila euro, 30% in più della media nazionale) . Sono solo alcuni dei dati, e dei paradossi, che emergono dall’indagine effettuata dal Politecnico di Milano per conto di Civicum. L’analisi – che ha toccato 19 Comuni – ha puntato l’attenzione sulla rilevanza degli asili nido nelle priorità politiche, sul costo di erogazione dei servizi, sulla disponibilità di posti e la tipologia di servizi offerti e infine anche sul peso economico per gli utenti e l’impatto sulla crescita della popolazione infantile. E ha scoperto che mentre a Trento il comune spende quasi 2500 euro per ogni bimbo residente tra 0 e 3 anni (la media nazionale è di 1242), nelle popolose Napoli e Palermo se ne spendono solo 500, a fronte però di costi di gestione esorbitanti. Confermato anche il triste dato sull’accesso ai nidi: solo il 14,6% degli infanti ha la possibilità di frequentare un asilo nido comunale o convenzionato – a fronte di un obiettivo europeo del 30% – con picchi negativi al Sud (7,8% in media ma 3,6% a Palermo e 2,9% a Napoli!). Più fortunati i bambini a Bologna (27,6%) e Firenze (24%) dove circa un bimbo su 5 troverà posto al nido. Anche se siamo lontani da esempi virtuosi come Berlino (che supera il 40%) o Madrid (oltre il 35%).
Indica un intervallo di date:
-
Cruise (Gm) collabora con Microsoft per la guida autonoma https://t.co/mveChM9mZI https://t.co/mmsYUAOmzO
-
Il fastidio della nuora per le offese degli ex suoceri non basta per lo stalking https://t.co/OTbPvlY8sZ https://t.co/jvkHMryYWf
-
Vaccini agli ospiti delle Rsa, dal Tribunale di Milano un vademecum per capire chi dà il consenso… https://t.co/TC5aVP6zTI