Le famiglie alla prova della dichiarazione dei redditi. In un interessante articolo appena pubblicato su Neodemos (questo l'indirizzo web per leggerlo ) , Gian Carlo Blangiardo, della Facoltà di Scienze Statistiche Milano Bicocca, analizza il trattamento fiscale riservato alle coppie con figli e – numeri alla mano – dimostra la scarsa sensibilità dello Stato per chi cresce le future generazioni. Il costo minimale necessario di un figlio per una famiglia ai limiti della povertà, per esempio, varia secondo l’Istat da un minimo di 1068 annui per un figlio in età 0-3 anni che vive in un piccolo comune del Mezzogiorno, ad un massimo di 3204 euro annui per un figlio in età 11-17 anni in una metropoli del Nord. Ma – argomenta il professore – a fronte di ciò la detrazione riconosciuta dal fisco è di 800 euro per ogni figlio, elevata a 900 euro se questi è in età inferiore ai 3 anni, senza tener conto delle differenze territoriali. Un correttivo, quest’ultimo, che è quindi di scarso impatto e in contraddizione con le stime proposte dall’Istat, da cui si osserva come, rispetto ad un figlio in età 0-3 anni, uno in età 4-10 costi alla famiglia circa il 70% in più e uno in età 11-17 ben il doppio.
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