Il tasso di occupazione femminile in Europa tiene, in Italia diminuisce. Secondo gli ultimi dati Eurostat, nel primo trimestre 2009 si è registrata una sostanziale tenuta della presenza delle donne nel mondo del lavoro (-0,2% rispetto ad un anno prima, da 58,4 a 58,2%), non però in tutti i Paesi dell’eurozona. Nel nostro infatti il bilancio su base anna è negativo dello 0,6% (da 46,9 a 46,3%). Tutta colpa della crisi? Forse, anche in Francia c’è stata una flessione (-0,4% da 60,4 a 60%) simile, in Spagna – Paese che attraversa una congiuntura economica tra le più dure nel Vecchio Continente – il dato è ancora peggiore. E però in altri Stati la crisi non ha bloccato l’ingresso femminile al lavoro, anzi: la Germania registra un +0,7% (da 64,8 a 65,5%), l’Olanda addirittura un +1,6% ( da 70,3 a 71,9%) . L’altro dato interessante è che in questi Paesi l’aumento non è dato meramente da un ricorso a contratti part-time, aumentati meno che proporzionalmente (+0,2%) in Olanda) o addirittura diminuiti in Germania (-0,1%) – le tedesche si sono rimboccate le maniche? – mentre in Italia è addirittura aumentato (da 27,8 a 28%, +0,2%). Questo il documento Scarica Eurostat Labour Market Latest Trends 1st quarter 2009 data
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