In questo interessante articolo sono messi a confronto i dati sull’occupazione femminile – ma anche sulle strutture scolastiche disponibili e le cariche politiche “al femminile” – in due Paesi che sono esempi di “best pratice” nella conciliazione dei tempi tra casa e ufficio. L’analisi comparativa tra Svezia e Norvegia è quasi una guerra tra titani, per definire dove ci sono più donne che lavorano – siamo comunque intorno al 78% – e dove le donne sono ormai la metà degli occupati –entrambi i casi sfiorano il 50%. E anche dove uno scarto effettivamente c’è – nella capacità ricettiva degli asili nido (0-3 anni) , dove Svezia (82%) batte Norvegia (74%) o nel numero di ministeri al femminile (la metà in Norvegia, il 45% in Svezia) – anche chi “perde” è sempre comunque molto avanti rispetto ai paesi del Sud Europa.
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