Fare la casalinga è un lavoro a tutti gli effetti, quindi il padre può usufruire – nel primo anno di vita del figlio – dell’orario ridotto anche se la mamma è a casa. Un lettore del blog mi ha segnalato questa sentenza del Tribunale di Campobasso (del 29 luglio) che ha accolto il ricorso di un giornalista contro la Rai. L'ordinanza è stata pronunciata lo scorso dai giudici Russo, Albini e D'Auria. Il collegio ha riconosciuto che fare la casalinga è un lavoro: il diritto a fruire del permesso per l’allattamento non riguarda quindi esclusivamente il papà lavoratore con moglie lavoratrice autonoma, ma va esteso a qualunque tipologia lavorativa, compresa l'attività di casalinga. È una decisione dalla forte portata innovativa perché riconosce pari dignità al lavoro casalingo svolto dalla madre: La persona addetta alla cura e alla pulizia della casa – si legge nell'ordinanza – investe le proprie energie lavorative al pari di qualunque altro genere di lavoratore che svolge la propria attività al di fuori delle mura domestiche, sottraendo inevitabilmente tempo alla cura del neonato.
Questo uno dei pochi articoli che hanno parlato della sentenza di mezza estate