Un congedo di paternità obbligatorio di 4 giorni continuativi, dalla nascita del figlio. Co questa proposta di legge – che modifica e integra il decreto legislativo 26 marzo 2001, n.151. – la parlamentare Alessia Mosca (Pd) vuole riportare l'attenzione sull'importanza della condivisione dei ruoli in famiglia, che è un elemento fondamentale anche per la conciliazione tra vita familiare e lavorativa della mamma. "E' un primo passo" mi ha spiegato lei stessa con molto entusiasmo ma anche realismo, "ma serve a riportare l'attenzione su un tema fondamentale. E lo fa in modo semplice e concreto, partendo da un progetto che spero sia condiviso in maniera trasversale". E se è più difficile mettere d'accordo tutti – soprattutto in questa fase economica – sull'ipotesi di elevare dall’80 al 100 % della normale retribuzione l’indennità giornaliera spettante delle mamme in maternità, l'idea di estendere di ulteriori 15 giorni il congedo parentale di maternità qualora sia il padre a decidere di usufruirne (pagato al 100 %) potrebbe trovare maggiori consensi. Anche perché ormai non è difficile trovare padri che – anche a discapito di qualche battuta – si sono presi un periodo di paternità. La deputata Mosca ha le idee chiare e conosce bene i problemi, perché nella sua proposta tocca un altro tasto delicato, quello della flessibilità al rientro: concedere – si legge - al padre lavoratore e alla madre lavoratrice, il diritto di congedo parentale orizzontale, da un minimo di 1 giorno a un massimo di 3 giorni lavorativi a settimana, nei primi 3 anni di vita del bambino (fornendo certificato di nascita). Non posso che sottoscrivere e far conoscere, anche grazie al blog, l'impegno e la serietà di alcune giovani parlamentari, come Alessia (a prescindere dall'appartenenza politica).
Questo il suo programma espresso in un articolo: Scarica Daddy days