Piccole assurdità in tempo di crisi. Chiaccherando ieri sera a cena con un'amica, commercialista in carriera prima di avere i suoi due simpatici figli, mi sono detta: questa la devo scrivere sul blog! Visto che ora i pargoli vanno alla materna, lei avrebbe la mattinata libera e sta cercando un lavoro part-time. Le qualifiche le ha, la disponibilità pure, visto che è disposta a non indicare neppure un salario minimo ma a valutare ogni singola offerta. Solo che non gliene arriva neanche una. Perché pur essendo una professionista con decennale esperienza – che nella sua vita precedente era a capo di un team in un grande studio – anche chi ha posizioni aperte si rifiuta a priori di analizzare il suo profilo, dopo aver letto "part-time". Una richiesta che suona come una condanna. Ma come: ai tempi della crisi, una professionista già formata, che chiede di essere pagata la metà, che è disponibile ad avere anche un contratto a termine, che però grazie ad esperienza e maturità renderebbe al 70% almeno (ci sono tutta una serie di studi che lo dimostrano. Vedi: documenti utili) no la si considera neanche?
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