Quanti di voi si stanno confrontando in questi giorni con il calendario scolastico? Una settimana di ferie per carnevale adesso, poi una per Pasqua e naturalmente i tre mesi estivi. Veri e propri "buchi neri" sull'agenda di genitori che lavorano, e che devono giocare a tetris per gestire il tempo libero dei propri figli. Tanto: 90 giorni, secondo i calcoli dei direttori del personale di diverse aziende, in occasione del premio FamigliaLavoro. Che – bontà loro, quando è possibile – suppliscono con iniziative meritevoli come "bambini in azienda", campus vicino alla sede, e altre iniziative. Ma per tutti gli altri? Si va dai corsi nelle classi estive – che non sono quasi mai nella propria scuola di appartenenza, e quindi costringono a maratone sotto il sol leone – agli "slot" nonni, che vengono precettati tata-muniti e inviati al mare o in montagna. Insomma, è una vita difficile. Mi stupisce però che proprio in un periodo di riforme scolastiche forti non si pensi anche a ridefinire il calendario ferie, che attualmente è tutto fuorché family- friendly ed è un forte deterrente per le mamme che lavorano.
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