Suona un po' come una butade pre elettorale, mal l'idea merita di essere segnalata. Sarà presentata oggi - durante l'assemblea nazionale del partito – la proposta di riforma fiscale del Pd, che prevede un sostegno economico per le mamme che lavorano. In particolare, il progetto prevede una detrazione annua di 3mila euro per ogni figlio a cari-co, nonché una detrazione Irpef per le mamme che lavorano. Nel documento approvato dal gruppo di lavoro coordinato da Stefano Fassina – e anticipato ieri dall'agenzia di stampa Ansa – non vengono indicate cifre esatte per questa voce, che pero' dovrebbe aggirasi attorno ai 2mila. Insomma una famiglia media con moglie e marito che lavorano e due figli, pagherebbe circa 7.000 euro di tasse in meno all'anno. La domanda sorge spontanea: come si finanzia il progetto? La copertura deriverebbe dall'innalzamento delle tasse sulle rendite finanziarie dal 12 al 20% e, soprattutto, sulla 'fiscal compliance' per i contribuenti. E questo è a mio parere il punto debole: peccato che una buona iniziativa venga associata ad un onere aggiuntivo di tipo finanziario. Perché non studiare invece come utilizzare i fondi che deriveranno dall'innalzamento dell'età pensionabile delle donne? L'attuale Governo aveva già dichiarato di volersi muovere in questo senso, ma al momento sembra avere altre priorità. E intanto una proposta del genere rischia di essere percepita come un trade-off e di non passare…..
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