Andare al cuore del problema, per capire dove nascono e si diffondono i preconcetti, le credenze limitanti che una donna si porta poi dietro come veri e propri “fardelli” nella sua vita professionale, e non solo. Se una donna in gamba davanti ad una promozione fa un passo indietro, se lascia il lavoro dopo un figlio, se alle riunioni sceglie istintivamente il posto nell’angolino molto volte non è colpa dell’azienda “cattiva”, né delle incombenze famigliari o almeno non solo. Dietro ci sono anche degli stereotipi di genere, metabolizzati così profondamente da crederli propri, da non rendersi conto che sono invece ospiti inopportuni e fastidiosi. Dei quali ci si può liberare, Però meglio ancora sarebbe non averli mai ospitati! Di quanto sia importante l’attenzione di genere nell’educazione dei bambini ne ho già parlato più volte (già nel 2009 con Anna Sarfatti, pensando alla scuola come "propagatrice di stereotipi" e come all'estero la cosa sia presa sul serio). Questa è per segnalare un’iniziativa di Matrioska Group (www.matrioskagroup.it), network di professionisti che intende promuovere il benessere di donne e uomini nei diversi ambiti. Maria Vittoria Colucci (consulente organizzativa e counselor) e Annalisa Valsasina (psicoterapeuta e consulente organizzativa) si sono impegnate in percorsi formativi sperimentali in diverse scuole e forniscono sul web spunti interessanti per non cadere nella trappola! Da leggere, per mordersi la lingua ogni tanto, e contare fino a 10 prima di dare la risposta più ovvia
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